Menu
L’autre visage des récupérateurs
Per “Or Dur: l’autre visage des récupérateurs”, Mattia Alberani e Claudio Recchia portano il loro obiettivo e il loro sguardo nella famigerata discarica a cielo aperto di Mbeubeuss, nel cuore della periferia di Dakar. Qui, catturano i corpi, le meccaniche senza tempo, i volti e aprono un luogo dal nome familiare ma poco conosciuto, in quanto il suo destino è quello di rimanere un cortile nascosto agli occhi del cittadino-consumatore.
In uno scenario apocalittico, una sorta di immenso campo di rovine popolato da oggetti sottratti alle case e ai negozi della città, le foto mostrano una vita scandita dall’incessante andirivieni di camion che scaricano rifiuti e offrono ai recuperatori la materia prima per il loro lavoro di trasformazione. A Mbeubeuss, nonostante le apparenze e i facili pregiudizi, non è la morte a regnare, ma la vita che viene costantemente restituita agli oggetti, affinché i fili della trasmutazione non svaniscano mai.
Le fotografie realizzate vogliono narrare le vite che abitano la famigerata discarica di Mbeubeuss.
Attraverso l’uso del flash, si è riusciti a isolare le persone dallo sfondo, evidenziando le loro espressioni, la loro umanità e la loro connessione con l’ambiente circostante, rendendoli protagonisti della loro storia.
In questo modo, si è cercato di sfumare le barriere che potrebbero separare il pubblico dall’identificazione con la realtà quotidiana di coloro che vivono in queste condizioni difficili: invece di essere semplicemente spettatori di una realtà distante, il pubblico è invitato a immergersi nella vita di queste persone, a riconoscerne la dignità e a comprendere il contesto complesso in cui vivono.
